Brunello di Montalcino DOCG

Già nel Medio Evo gli statuti comunali regolamentavano la data d’inizio vendemmia e durante l’assedio del 1553 il vino non mancò mai. Secondo il bolognese Leandro Alberti (1550-1631), Montalcino era ”molto nominato per li buoni vini che si cavano da quelli ameni colli.” Charles Thompson nel 1744 dice che “Montalcino non è molto famosa eccetto che per la bontà dei suoi vini”.

Ma il padre precursore di questo vino come lo conosciamo oggi fu Clemente Santi, premiato nel 1869 con medaglia d’argento per un suo Brunello della vendemmia 1865. L’area di produzione, che corrisponde a quella dell’omonimo comune, è delimitata dalle valli dei tre fiumi Orcia, Asso e Ombrone.

Il clima mediterraneo ma tendenzialmente asciutto, anche grazie alla posizione intermedia tra il mare e le montagne dell’Appennino Centrale, contribuisce ad una maturazione graduale e completa dei grappoli, con differenze di ben 15 giorni tra le zone più elevate, come il Greppo, e le vigne situate nella parte sud-occidentale, di più recente impianto, che è possibile apprezzare nelle diverse etichette.
Descrizione:  Colore rosso rubino intenso tendente al granato. Odore caratteristico ed intenso. Sapore asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico, persistente. Titolo alcol. min. 12,5%. Invecchiamento minimo di 4 anni di cui 3 in botte di rovere, 5 la Riserva. Migliora nel tempo in funzione delle caratteristiche delle annate, per un minimo di 10 e fino a 30 anni e anche più a lungo, se conservato nel modo giusto:  bottiglie coricate in cantina fresca, luce scarsa, temperatura costante, senza rumori e odori. Abbinamenti: da meditazione o con piatti strutturati e compositi quali carni rosse, selvaggina da penna e da pelo, anche con salse, funghi o tartufi; tome stagionate e formaggi strutturati.
Disciplinare:  approvato DOC con DPR 28.03.1966 (GU 132 – 30.06.1966), poi approvato DOCG con DPR 01.07.1980 (GU 314 – 15.11.1980)
Tipologie:  Brunello di Montalcino e Brunello di Montalcino Riserva. Può essere utilizzata la menzione “vigna” a condizione che sia seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale.
Vitigni:  Sangiovese (denominato, a Montalcino, “Brunello”) 100%.

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