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Aversa, aperto il nuovo locale Primo Sushi “Occi-Rientale”

Fusion Style Sushi- Giapponese Asian Fusion “Il Sushi come non lo hai mai assaggiato!“ questo il messaggio che Francesco Campaniello intende lanciare nel nuovo locale di Aversa in Via Dante Alighieri, l’esperienza fusion in rivisitazione moderna, “Primo Sushi”  (www.primosushi.it) nasce da uno studio ricercato di gusti e sapori finemente intrecciati e delicati, accostamenti fusion di carne e pesce. Dopo aver assaggiato  i piatti i commensali capiranno di non aver mai mangiato sushi, ecco spiegato l’origine del nome. La passione e la ricerca di prodotti d’èlite per fare un percorso gastronomico che si fonde con sapori nostrani, l’unione delle nostre eccellenze locali del territorio e dei gusti orientali è alla basa della filosofia che ha ispirato la nascita di queste nuove tendenze: ciò che siamo e ciò che saremo. “We don’t make real sushi”, è così che si presenta il fusion di Primo Sushi nel nuovo locale di Aversa (CE) che si aggiunge ad un altro sempre di Aversa e a quello di Giugliano in Campania sul mare e quello sotto la Madonnina di Milano. Un ambiente caldo e accogliente, quello di Aversa, la cura dei dettagli per generare la giusta atmosfera, dedicata alla degustazione della cucina fusion, dove la cucina giapponese si fonde con idee innovative e prodotti d’èlite. Un format di cucina, che sembra trovare il suo successo proprio in una negazione, ma che raccoglie invece tutte le idee dei due fondatori di questo nuovo concept legato al mondo del Sushi made in Italy. L’envisage cambia l’approccio con il cliente, accogliendolo in un ambiente riservato, elegante, a tratti romantico, ma soprattutto funzionale per gustarsi la degustazione  in tutta serenità. Punto di forza di Primo Sushi non è solo “lo spazio” in cui accoglie gli appassionati di questa tipologia di cucina, ma le ricette proposte che “ovviamente”, non rispecchiano quelle che sono le aspettative dei cosiddetti “puristi del sushi”, bensì, diventano frutto di contaminazioni, ispirazioni e sperimentazioni nate nel tempo. Quello che fa definire il fusion “Occi-Rientale” (che nasce dall’unione di Occidentale ed Orientale) è l’adozione nel menù di Bun tipici e molto soffici, scelti con cura per l’accostamento ai prodotti di mare; una serie di salse realizzate con ricette segrete del Sushi Man; gli alternativi Uramaki di carne e le Sushi Donuts, che prendono il nome dalle famose ciambelle fritte americane ricoperte con glassa e confetti colorati giunte alla popolarità italiana grazie al personaggio di Homer Simpson®, rivisitate completamente in chiave sushi. Un’idea decisamente originale quella di Francesco Campaniello e dello chef Ciro Ruggiero, che sommata alla bontà dei prodotti tipici a km zero del territorio e ad una location con il design che richiama atmosfere tipiche dei sushi club londinesi, rende questo progetto attraente! In menù: Sashimi di salmone e di tonno, fettine di salmone o di tonno servite con alga wakame; Nigiri Salmone, bocconcino di riso ricoperto da fettina di salmone; Nigiri Primo Sushi, bocconcino di riso ricoperto da fettina di salmone scottato e salsa spicy piccante; Nigiri Anatra, bocconcino di riso ricoperto da fettina di anatra flambé; Uramaki California Salmone, uramaki ripieni di salmone, avocado, cetrioli, maionese, uova di pesce volante e ricoperti da semi di sesamo tostato; uamaki Tarallo Roll,  ripieno di salmone affumicato, crema di bufala di Vico Equense, ricoperto di granella di tarallo napoletano e salsa Jolly agrodolce al sesamo. Fra i progetti futuri di Primo Sushi vi è quello di aprire altri locali in Italia, di cui cinque sono già programmati per settembre di quest’anno. Harry di Prisco

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La “Signora Bettola” apre ad Aversa ed è già un must !

Si è inaugurato il terzo ristorante del fortunato format  Signora Bettola “Nun m’abbaste maje”! questo il motto   Fin dal 1813 Aversa ospitò il primo manicomio civile del Regno di Napoli con 1300 ricoverati, l’ospedale psichiatrico fu definitivamente chiuso nel 1999. Oggi  la maggior parte degli ambienti del nosocomio sono completamente fatiscenti e sono chiusi al pubblico per inagibilità. Una legenda metropolitana vuole che i pazienti apparissero in libera uscita per Aversa, creando timore nei pacifici abitanti della graziosa cittadina partenopea fondata dai Normanni nel 1030.  Il sogno folle di due giovani imprenditori: portare in tavola la tradizione napoletana, si è realizzato nel 2017, a due passi da Piazza Vittoria e dalla Villa Comunale, nel cuore della Napoli bene, Signora Bettola apre le sue porte, in vico Satriano n. 3 prima e in  via  Medina n. 72 successivamente,  per accogliere e soddisfare i palati esigenti dei napoletani e dei turisti che da ogni parte del mondo affollano le strade di Napoli. Quindi non  sono pazzi i titolari del format  “Signora Bettola”  Diego Borrelli con Roberto, Carmine e Mena Di Lorenzo che così presentano il nuovo locate di Aversa in Viale John Fitzgerald Kennedy n. 3 :« Il concept 3.0 di Signora Bettola vuole essere qualcosa di nuovo come esperienza per chi vuole mangiare in un ambiente curato nei minimi dettagli, ma vuole confermare il portare in auge i piatti della Tradizione Napoletana, senza sconvolgere le tipicità”. Si dice “avere la Luna di traverso” per indicare un atteggiamento negativo verso la giornata, poiché diversi secoli fa si pensava che la Luna calante facesse impazzire le persone, un uomo accusato di omicidio, nell’Ottocento si era proclamato innocente affermando che la colpa era della Luna. Ed è proprio una grande Luna illuminata che campeggia sull’ingresso del nuovo ristorante di Aversa, potenza dei simboli! L’immagine fantascientifica che incuriosisce coloro che transitano nel centralissimo Viale Kennedy da il concetto che è alla basa della cucina del format: la tradizione strizzando un occhio all’innovazione. Cosa può esserci di più tradizionale che non il Presepe partenopeo? In una sala del ristorante campeggia su di una parete uno stupendo Presepe artigianale che viene poi reso vivo da una rappresentazione di proiezioni laser realizzata da una ditta specializzata del Nord (ecco che in nostro Nord da una manao al nostro Sud…). Il Presepe è il principale segno di riconoscimento del locale che si trasforma e diventa una digital experience 3.0. Per la prima volta in Italia il Presepe prende vita ogni sera  con uno spettacolo di luci e suoni da non perdere assolutamente. La città di Aversa dell’antica Terra di Lavoro, nota anche come Campania Felix,  vive un accresciuto fermento giovanile specialmente nei weekend, da oggi ha un motivo in più per essere visitata in quanto solo pochi chilometri di autostrada la separano da Napoli. La tradizione la troviamo  anche negli arredi del locale, che presenta un nuovo concetto tendente al metaverso-tradizionale nella struttura, ma conservando la storica familiarità della cucina! Un aspetto più  semplice a viversi che a descriversi. La location è stata ricostruita in stile retrò che richiama gli inizi del secolo scorso: un giardino d’inverno riscaldato, come quelli delle case signorili degli anni ‘30; una guardiola originale dello stesso periodo restaurata e usata come complemento d’interno e tanti dettagli che gli appassionati possono apprezzare come mattonelle, stucco e vetrate divisorie, dove persino i bagni rispecchiano nello stile quelli dell’epoca . Avvolti in questa atmosfera d’altri tempi, quello che rimane il punto di forza di Signora Bettola è il sapore e la dedizione dei piatti della cucina tipica della tradizione napoletana, tra i quali spiccano: la Pasta e patate, la Genovese, le Polpettine fritte con il Ragù, la Parmigiana di Melanzane, le Pastiere e tanto ancora. Altra novità di Signora Bettola, che viene proposta ad Aversa, è l’affiancamento delle bollicine ai piatti. Infatti per ogni tipologia di piatto scelto viene proposto l’adeguato abbinamento dei vini, studiato con cura. Le sale di Signora Bettola rievocano la tradizione di una Napoli antica e folcloristica, ricca di  storia. Il design popolare con cui sono arredati gli ambienti è ispirato alle più celebri  icone della città: i numeri della tombola, i tamburelli, i panieri, i panni stesi, le vecchie foto e naturalmente il Presepe. Gli ospiti di Signora Bettola vivranno un’esperienza culinaria e sensoriale unica, assaporando la tradizioni immersi in una Napoli d’altri tempi. Dunque una location tipica napoletana, dagli arredi alle stoviglie, per presentare adeguatamente i piatti della tradizione  partenopea. Harry di Prisco

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A Gallipoli la XXIII edizione del “Festival della cucina Italiana con la Cozza Tarantina”

Il mitilo di Taranto  torna il 14 gennaio da protagonista nelle pietanze che saranno preparate con maestria e fantasia creativa da sei chefs inseriti nelle strutture dei Caroli Hotels Durante le lotte con la Francia per il dominio dell’Italia meridionale, si tenne la Disfida di Barletta, combattuta il 13 febbraio 1503. La competizione con i cavalieri italiani capitanati da Ettore Fieramosca, accusati di codardia,  fu decisa il 15 gennaio 1503 nel corso di un banchetto in una cantina locale. Lo scontro si concluse con la vittoria degli italiani e venne programmato nei minimi dettagli, come oggi a 520 anni esatti dalla storica battaglia, si celebrerà la  XXIII  edizione del  “Festival della cucina Italiana con la Cozza Tarantina” presso l’Hotel Bellavista – Caroli di Gallipoli. La serata di apertura si terrà sabato 14 gennaio ed  il  programma, come per la Disfida,  è stato elaborato dettagliatamente dal Cav. Cosimo Lardiello Presidente del  Centro di cultura Renoir di Taranto, che 23 anni fa ha dato vita ad un “Festival nazionale” itinerante su tutto il territorio nazionale.  Questa iniziativa è stata, spesso  clonata e riproposta dai maggiori networks televisivi. Alcuni comuni italiani, come: Lerici, Macerata, Cervia, Ancona ed altri, hanno tentato di imitare il Festival per promuovere i loro mitili locali. Le due cittadine pugliesi, Gallipoli e Barletta, sono accomunate per l’animo fiero dei suoi abitanti, retaggio di tanta gloria del passato. Gallipoli si trova lungo la costa occidentale del Salento, protesa sul mar Ionio, con il suo affascinante centro storico  che sorge su di un’isola collegata al borgo nuovo da un ponte del XVII. Meritano una visita le vicine isole del Campo, l’isolotto chiamato de “Li picciuni” e l’isola di Sant’Andrea. La serata di apertura della XXIII edizione del “Festival della cucina Italiana con la Cozza Tarantina” si svolgerà nello splendido scenario dell’Hotel “Bellavista – Caroli” di Gallipoli situato nella parte più panoramica della città. Per aggiudicarsi il podio saranno in campo gli chefs inseriti nelle strutture dei Caroli Hotels: Laura Dimartino, Massimo De Matteis, Fabio Cosi, Stefano Tricarico, Beda Ingravallo e Omar Zakaria. Saranno presenti gli executive chefs, componenti la squadra ufficiale del Festival: Alessandro Angiola (Bari), Nicola Altavilla (Leporano-Taranto), Antonio Coletta (Taranto), Onofrio Terrafino (Gallipoli) e Giuseppe Giustozzi (Macerata). Il “Mitilo Galloprovincialis”, la cozza nera, è un mollusco bivalve allevato in filiere, provenie dalle colture del Mar Piccolo di Taranto, diventa per il mondo gastronomico e dei gourmet nazionali un elemento e una materia prima di culto e sarà presentato, elaborato in vari piatti, dagli chefs in gara. Il Centro Renoir di Taranto con il “Festival nazionale itinerante della cucina Italiana con la Cozza Tarantina”  in oltre due decenni ha effettuato una capillare promozione del mitilo sia in Italia che in Europa, nel corso di ben 250 serate riportate da oltre 170  testate nazionali ed internazionali. 140 i servizi  giornalistici  televisivi su canali RAI, Mediaset e TV regionali, nonché oltre a 10 servizi televisivi internazionali di emittenti giapponesi, greche, maltesi, francesi, spagnole e tedesche. Memorabili  gli eventi che si sono svolti a: Peschiera del Garda, Padova, Macerata, Piacenza, Roma, Ragusa, Parigi, Monaco di Baviera e Malta, riscuotendo unanimi consensi. Nel corso di tali  incontri è emerso che è necessario migliorare la filiera commerciale dei prodotti del mare di Taranto, incrementare la loro produzione, attivando una seria politica di valorizzazione che guardi all’intero panorama nazionale. E’ impensabile – è stato detto dagli esperti –  che nei mesi maggio e giugno l’Italia resti senza il prodotto tipico tarantino permettendo così  ogni mistificazione con la distribuzione di prodotti provenienti da altre zone di coltura e distribuite nell’intero contesto italiano. Come più volte asserito dall’organizzazione del Festival, la conoscenza del prodotto tipico locale mira, da un lato, alla sua valorizzazione nella sua specifica essenza, dall’altro a promuovere sia il turismo enogastronomico sia l’immagine complessiva della città di Taranto in cui viene prodotto il mollusco. Il prezioso frutto del Mar Piccolo di Taranto è allevato in aree sottoposte a strettissimi controlli da parte delle autorità preposte, le quali ogni settimana  definiscono la qualità e la salubrità, tanto che oggi i mitili del comprensorio indicato come secondo seno del Mar Piccolo di Taranto sono  tornati ad essere classificati nella classe “A”, il prodotto quindi  non  necessita più di  essere messo nelle vasche di stabulazione dopo la raccolta, e le cozze possono ora arrivare direttamente nelle case dei consumatori sempre freschissime, pulite, pronte da mettere in pentola e servite sulle tavole dei buongustai. Il prodotto ha il suo periodo di riproduzione durante l’inverno e il miglior periodo per assaporarne la prelibatezza sono i mesi successivi. Come nelle precedenti edizioni il Festival sarà seguito dalla stampa locale e nazionale, alla manifestazione  parteciperanno giornalisti provenienti da diverse città italiane e verrà ripresa – come nelle altre edizioni –  dalle telecamere di RAI 2, mandata poi in onda nella trasmissione “Eat Parade” con la presenza del capo della redazione Bruno Gambacorta. Proprio in questo momento di difficoltà Taranto ha bisogno di fare leva sulle sue qualità migliori e su energie nuove  che possano contribuire a diversificare il suo tessuto produttivo. Questo l’obiettivo del Festival che in questi anni ha voluto perseguire in tutte le sue tappe, stimolando la creatività degli chefs che si fronteggiano nella preparazione delle più fantasiose pietanze con abbinamenti insoliti e accattivanti che esaltano la cozza tarantina, la vera protagonista dell’evento, conferendo nuove sensazioni al palato e scrivendo di volta in volta nuovi pezzi di storia della cucina italiana. Il cabarettista Elio Angelini e gli artisti Gianni e Vito accompagneranno con i loro sketch la presentazione  dei piatti degli chefs in gara, presentati da Matteo Pasquali da Macerata. Harry di Prisco

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Frosinone, la Chaîne des Rôtisseurs alla scoperta di giovani talenti

Una iniziativa  per favorire la crescita dei talenti nel settore dell’enogastronomia e lo sviluppo della creatività per sviluppare una formazione di eccellenza al fine di garantire innovazione e sviluppo Nelle aziende uno dei principali problemi è quello di individuare i più meritevoli: riconoscere, valorizzare e premiare i giovani talenti del territorio, sono questi i tre obiettivi che consentono ad un’impresa di crescere. Per tale fine, nei giorni scorsi, presso ristorante “Antica Roma” di  Arnara (FR)  si è tenuto un evento per valorizzare un alunno meritevole della provincia di Frosinone di un Istituto di Istruzione Superiore del settore dell’enogastronomia. Una serata particolare in una location fantastica, per una premiazione speciale. L’evento è stato denominato: ”Alla scoperta di giovani talenti”, il premio mira appunto a valorizzare alunni che si distinguono nel percorso scolastico facendo anche emergere la passione verso  il settore. Ad organizzare l’avvenimento è stata la  Chaîne des Rôtisseurs, l’associazione mondiale di gastronomia, con il Bailliage d’Italie de la Chaîne des Rôtisseurs, capitanata dal Bailli Délégué Enrico Spalazzi e il Bailli Délégué Honoraire d’Italie, Conseiller Magistral  Roberto Zanghi,  in collaborazione con il Bailliage di Frosinone  e la supervisione della  Chargée de Missions d’Italie Anna Accalai. Per la prima edizione di questo evento nella Terra Ciociara è stato scelta un’alunna diplomata presso l’istituto IIS IPSSEOA di Ceccano, scuola da sempre all’avanguardia e attenta all’esaltazione dei requisiti professionali dei suoi allievi. In questo Istituto insegnano, quali docenti di cucina, la Bailli di Frosinone Maria Grazia Pisterzi (che predilige le ciambelline  al vino o “mbriachelle”  un must della cucina tradizionale ciociara: una ricetta semplice per un dolcetto gustoso!!) e  Daniele Frioni Chef Rotisseur della Chaîne des Rôtisseurs, i quali  hanno proposto un’alunna meritevole, Veronica Foggia V F Pasticceria, riscuotendo il consenso del consiglio di classe e dei docenti dell’IPSSEOA, fra cui Ornella Frattaroli e della Dirigente Scolastica Alessandra Nardoni e del vice Preside  Domenico Crocca. Alla premiata è  andata una targa e un diploma riportante  questa motivazione: “per l’impegno e la passione verso il settore pasticceria portandola ad ottenere ottimi risultati nel percorso scolastico“, ed  una borsa di studio offerta dal Bailliage Nazionale d’Italie della Chaîne. Inoltre Antonella Sotira, Presidente dell’associazione IUSdisputando e IUSgustando Simposi Giuridici, ha messo a disposizione di Veronica Foggia un ulteriore premio:  un corso di formazione sulla pasticceria  tenuto dal Maitre Patissier Giuseppe Amato del ristorante “La Pergola” dell’Hotel Hilton di  Roma, decretato “ Meilleur Patissier 2021”.  Fra gli obiettivi de la  Chaîne des Rôtisseurs  vi è quello di  valorizzare i prodotti del territorio. Pertanto è stato individuato il ristorante “Antica Roma” di Arnara (FR)  un ristorante classico italiano con un’ampia sala per meeting, cerimonie e feste private, quindi la location ideale per organizzare una conviviale. Per l’occasione è stato studiato e realizzato un menù spettacolare dallo Chef Rotisseur Daniele Frioni, coadiuvato dalla Lady Chef Rotisseur Rita Veglianti e dallo Chef  residente Jacopo Scaccia, ex alunno dell’IIS IPSSEOA di Ceccano. I  cinque vini in abbinamento ai piatti sono stati quelli dell’azienda Casale del Giglio, proposti dal sommelier Enrico Maria Concutelli coadiuvato dalla  sommelier Chiara Petitti, inoltre sono state esaltate le eccellenze del territorio: l’olio del frantoio Orsini di Priverno e del frantoio Luigi Cocco di Ceccano; i prodotti della filiera bufalina del caseificio Nonna Pitta e del caseificio Ponte di Legno di Amaseno. La serata è stata un susseguirsi di emozioni, principalmente per la premianda Veronica Foggia, che è stata tenuta all’oscuro che la serata è stata realizzata in suo onore, come hanno voluto i suoi docenti, Pisterzi e Frioni, prendendo parte alla brigata per la preparazione  della cena della Chaîne. Le degustazioni sono state illustrate, con dovizia di particolari, dai docenti: Giuseppe Nocca e Pietrino Venditti. Hanno partecipato alla cerimonia di premiazione i soci del Bailliage della delegazione di Frosinone, con la Bailli Maria Grazia Pisterzi e il Vice Argentier Liberato Altobelli; la Bailli del Bailliage Amphisya Calabria, Antonella Sotira Frangipane e il Bailli Honoraire  del Bailliage Abruzzo Adriatico, Marco Forcella i quali hanno consegnato a Veronica  la borsa di studio insieme ad una pergamena e ad una targa. Fra i tanti ospiti sono intervenuti alla serata, condotta da Dunia Mastrantuoni: Francesco De Angelis, Presidente del Consorzio Regionale del Lazio; il Sindaco del comune di Giuliano di Roma (FR), Adriano Lampazzi; i titolari del ristorante “Antica Roma”, Rossella Rossi e  Domenico Roma e il Maestro di Cucina Sergio Ferrarini, responsabile MARR Academy. Harry di Prisco

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Agristor Le Due Torri festeggia l’inserimento nella Guida “Osterie d’Italia”

Lo storico sussidiario del mangiar bere all’italiana è distribuita in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore Siamo alla 33° edizione della guida alle Osterie d’Italia che riporta quest’anno  1730  locali consigliati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione delle materie prime e il prezzo giusto. Salvio Passariello, titolare di Agristor di Presenzano ha dichiarato: «L’inserimento nella Guida di SlowFood concretizza un percorso iniziato qualche anno fa insieme alla fondatrice dell’Alleanza dei Cuochi SlowFood, la compianta Rita Abagnale. Ci arriviamo quest’anno con due locali, perché anche la nostra pizzeria Binario1, è stata riconosciuta per l’ottimo impasto, le eccellenti materie prime e la location degna di nota». Tanti gli amici e clienti che l’atra sera si sono dati appuntamento  a Presenzano  presso Ristorante Agristor – Le Due Torri  per celebrare tutti insieme un evento che non capita tutti i giorni: l’inserimento nella “Guida Osterie D’Italia” nell’omonima Guida del Ristorante Agristor – Le Due Torri e della Pizzeria Binario1, entrambi appartenenti al Gruppo Le Due Torri. E’ stata questa un’importante occasione di convivialità ed esempio di buona cucina, che ha esaltato e valorizzato i prodotti del territorio e le tradizioni dell’alto casertano con tecniche di cottura diverse e abbinamenti di proposte di beverage scelte tra oltre mille etichette presenti in cantina  (sembrerebbe che le etichette siano quasi duemila !). Protagonisti della serata lo chef executive del Gruppo Le Due Torri Giuseppe Auricchio e il maître- sommelier Giuseppe Ventriglia. Prodotto di punta del menù della serata è stata la carne dell’adiacente Fattoria Pagano preparata in più sfumature come: Tartare di Vitello Marchigiano, Genovese dei Presìdi Slow Food, Suino al profumo d’autunno, Mela annurca IGP. Per i rappresentanti dell’Associazione di SlowFood Angelo Lo Conte – Presidente Campania; Anna Zeppetella Del Sesto – Comitato Esecutivo Regionale e Fiduciaria della Condotta Volturno; Pino Mandarano e Rino Silvestri – Responsabili Alleanza Cuochi Campania e Ferdinando Rossi – Comitato Esecutivo Regionale. La presenza dei due locali, Agristor – Le Due Torri e Binario1 all’interno della Guida valorizza le cucine del territorio con le materie prime rappresentate dai Presidi SlowFood e dai prodotti Arca dell’Alleanza. Un esempio è la Genovese dell’Alleanza realizzata con Ziti di Gragnano IGP, Vitello Marchigiane, sedano di Gesualdo, Cipolla di Vatolla, Cipolla di Alife, Cipolla di Airola, Sedano di Gesualdo, Antico Pomodoro di Napoli, Olio extra vergine “Erede”. Per brindare a questo successo è stato scelto lo spumante Trebus realizzato con 33% di Fiano, 33% di Greco di Tufo e 33% di Falanghina, i piatti sono stati abbinati con i vini di Fattoria Pagano. Harry di Prisco

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Il pizzaiolo Giovanni Senese omaggia Napoli con il nuovo menù

Giovanni Senese torna a Napoli ricordando le origini Il maestro pizzaiolo presenta a Napoli alcune pizze del suo menù nel locale dove ha mosso i primi passi nell’arte bianca Questa sera, Mercoledì 16 novembre alle ore 20:00 presso il Ristorante Antonio&Antonio in via Partenope 26 a Napoli, si terrà l’evento “Giovanni Senese omaggia Napoli ricordando le origini”, protagonista proprio il pizzaiolo napoletano, titolare, a Sanremo, dell’omonimo locale. Il maestro pizzaiolo presenta a Napoli alcune pizze del suo menù e lo fa nel noto locale Antonio & Antonio di via Partenope di proprietà della famiglia Della Notte, in cui ha mosso i primi passi nell’arte bianca. Le sue pizze sono caratterizzate da un impasto contemporaneo e da prodotti di qualità provenienti da Presidi Slow Food liguri, campani e anche di altre regioni d’Italia. Infatti, Giovanni Senese, fa parte dell’Alleanza dei Cuochi e Pizzaioli di Slow Food, oltre ad essere Ambasciatore del Gusto e pizza-chef della Chic – Charming Italian Chef.  Un menù frutto di un lavoro di ricerca portato avanti in questi anni, durante i quali, Giovanni, da sempre affascinato dal mondo dell’agricoltura, ha potuto testare e utilizzare i suoi prodotti, quelli dell’orto sinergico, per offrire ai clienti una proposta gastronomica quanto più naturale possibile. Il suo orto sinergico, infatti, riflette il principio secondo cui le diverse varietà di piante tenute a coltura lavorano per l’appunto in sinergia tra loro, crescendo e nutrendosi in un circolo virtuoso che genera la vita. Ciò avviene in un terreno gestito a pochi km dal locale le cui colture coprono il 90% di tutta la produzione necessaria per la realizzazione delle sue pizze.Il menù per la serata sarà composto da un antipasto con montanara al vitello tonnato, quattro portate di pizza, scelte proprio dal maestro pizzaiolo, abbinate con vini dell’azienda vitivinicola “Il Cortiglio”: “Cavolo.. Che Gambero” con crema di cavolfiore bianco, cavolo viola arrostito, cavolo giallo fermentato, provola affumicata, gamberi di Sanremo marinati al limone di Sorrento, polvere di ‘Nduia di Spilinga. In abbinamento Falanghina Bio Irpinia DOC – Il Cortiglio; “Il Mio Ricordo D’Infanzia”: con Baccalà confit, crema di Papaccelle rosse e gialle “Eccellenze Nolane” e pudding di Mela Annurca, olio E.V.O. Etichetta Nera “Selezione Incuso”. In abbinamento Rosato Bio Irpinia DOC – Il Cortiglio “La Mia Scarpariello” con fior di latte, coulis di pomodoro Corbarino, San Marzano, maionese di pomodoro rosso, crema di basilico, fonduta di parmigiano Vacche Rosse 36 mesi e le sue chips, olio E.V.O.“Selezione Senese”. In abbinamento Rosato Bio Irpinia DOC – Il Cortiglio;  “Napul è.. Mille Culure” con crema di datterino giallo e rosso, spuma di fior di latte, polvere di pomodoro, olive nere Caizzane, Alici di Cetara, capperi di Salina, pioggia di Tarallo Napoletano, basilico, aglio nero fermentato. In abbinamento Irpinia DOC Fiano – Il Cortiglio; Il Cioccolato tre Veli e il Limone di Sorrento, dello sponsor Annunziata Gran Dessert, concluderanno in dolcezza l’evento. Harry di Prisco

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Fiocco bianco in casa Fornito per la nascita dell’Associazione Evoluzione dell’Arte Bianca

Presentato il progetto per accendere i riflettori su tutto quanto ruota intorno all’Arte Bianca L’ “Associazione Evoluzione dell’Arte Bianca” di Umberto Fornito, è stata presentata nel ristorante di Ercolano “Gianni al Vesuvio”  nel corso di una conferenza stampa moderata dal giornalista Giuseppe De Girolamo. L’innovativo e interessante progetto intende dare ampio respiro a tutto quanto ruota intorno all’Arte Bianca. Presenti il presidente dall’A.E.A.B., il Maestro pizzaiuolo Umberto Fornito, il vice presidente Ciro Fornito, titolare della struttura ospitante l’evento, e la tesoriera di A.E.A.B. Felicia Annarumma, unitamente a tutti i consiglieri e i soci fondatori. Sono intervenuti alla presentazione: Gennaro Galeotafiore chef patron di “Sapori di Napoli – ogni boccone un’emozione”; l’attrice Susanna Mendoza e i Maestri pizzaioli: Aniello Falanga, Luca e Antonio Basilico, Simone Zullo e Giuseppe Cardone, nonché Rosario Lopa Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, che  ha voluto rimarcare l’interesse di tutti verso alcuni punti del progetto presentato da A.E.A.B. che ha dichiarato: «Abbiamo la necessità di poter garantire la qualità, la provenienza, gli ingredienti e la tracciabilità dei nostri prodotti alla tavola del consumatore e valorizzare l’arte bianca con iniziative di concerto con gli operatori ed a beneficio dei consumatori, per fare emergere la qualità e l’identità territoriale delle nostre produzioni, anche con degli incentivi a favore dell’apprendistato». Conoscere sempre meglio e approfonditamente il valori dell’Arte Bianca è l’obiettivo principale che si propone la neonata Associazione per l’Evoluzione dell’Arte Bianca,  che non ha fini di lucro. Il fulcro è il rispetto delle tradizioni unitamente alla ricerca delle innovazioni per una sempre maggiore conoscenza  del mondo e delle  attività dei pizzaioli, pasticcieri e panificatori, ma anche di pastai e chef. Sono previsti  corsi di formazione tenuti da maestri professionisti dei vari settori che intendono trasmettere cultura e professionalità alle nuove leve o condividere approfondimenti con coloro, più esperi, che già svolgono queste attività. I corsi per gli iscritti saranno sia in presenza che con le tecniche a distanza in webinar nell’ambito di una formazione permanente di settori in continua evoluzione. Al fine di stimolare l’interesse dei giovani verranno realizzati workshop ed eventi, sia a livello locale che nazionale, dove anche i neofiti potranno mettere le “mani in pasta”. Per diffondere le proprie finalità l’Associazione si prefigge di organizzare convegni, seminari e dibattiti, manifestazioni, fiere, eventi, sagre, mostre, gare e concorsi in Italia ed all’estero. Fondamentale sarà la stipula di convenzioni con Enti pubblici e associazioni private, prevista anche la realizzazione di  pubblicazioni e audiovisivi ad uso degli associati. Fra gli obiettivi la valorizzazione della pizza napoletana con l’abbinamento ai vini per le quattro più famose pizze: Marinara, Margherita, Calzone e Fritta. Occorre  favorire il lavoro dei giovani nelle botteghe di produzione dei prodotti, stimolando anche un indotto  che possa incoraggiare la formazione d’impresa nell’arte bianca. Qualità e sicurezza alimentare sono i due fattori essenziali per competere sul mercato internazionale, nella consapevolezza che le imprese del nostro territorio, hanno  bisogno di essere sostenute per una ripresa occupazionale ed una maggiore spinta verso l’innovazione. Da più parti si sente la  necessità di legare al territorio i servizi di cui si costituisce ciascuna unità di prodotto, come quelli finalizzati alla ricerca ed alla sperimentazione di nuovi prodotti sia a livello locale che territoriale e nazionale per il confezionamento e la conservazione. Verranno vagliati nel tempo i risultati conseguiti e saranno  decise nuove strategie  “innovative” per i  programmi prefissati. Harry di Prisco

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Ad Alife tutto pronto per l’ottava edizione di “Kult …. Karma oltre la Birra”

Dall’8 all’12 Settembre presso il Birrificio Karma di Alife (CE)  si rinnoverà l’appuntamento annuale con “Kult… Karma oltre la Birra 2022” Nei giorni scorsi si è festeggiata la Giornata Internazionale della Birra, una bevanda che è sempre più amata dagli italiani e che coinvolge  anche il mondo agricolo. Il consumo pro capite in Italia del biondo nettare nel 2021 è ripreso, superando il dato pre covid-19, con 35,2 litri di birra pro capite, mentre nel 1980 si consumavano 16,7 litri in media a testa. Secondo i consumatori italiani, la birra è la bevanda alcolica ideale da bere in compagnia. Nel IV secolo prima di Cristo la birra pervenne in Europa centrale grazie ai Celti e ai Teutoni. Ma cosa è esattamente la birra? E’ una bevanda leggermente alcolica fatta con il malto, i cereali, l’acqua, il luppolo e il lievito di birra. Il sapore delizioso ed eccellente della birra è dovuto alla bollitura e alla fermentazione in un processo che dura otto ore. In seguito inizia la fermentazione vera è propria alla temperatura di dieci gradi centigradi. Dopo dieci giorni la birra giovane contiene già alcool,  per la fermentazione finale e la maturazione occorrono ancora tra i trenta e i sessanta giorni alla temperatura di un grado. A questo punto interviene il mastro birraio che deciderà la data di imbottigliamento in botti e bottiglie. Per celebrare questa bevanda, dall’8 all’12 Settembre presso il Birrificio Karma di Alife (CE),  in via Marmaruolo  si rinnoverà l’appuntamento annuale con “Kult… Karma oltre la Birra 2022”, giunto all’ottava edizione. L’evento, dal 2015, celebra la Birra Karma accompagnata da proposte food e musica di qualità, rispettando le tradizioni del territorio. Tante le novità previste per questa edizione 2022: Kult, per la prima volta, avrà un’anima “artistica” ospitando la “Live painting” (strumento per dar vita a concetti, sensazioni, idee) con il giovane artista Francesco Macaro, il “glass painting” e la “Collective sketching” per usare la creatività come legame, grazie alla partecipazione dell’associazione culturale “A’nzerta” che è un intreccio di persone che intendono mettere in comunicazione i territori del Matese ed i loro abitanti per generare e saldare creatività e tradizione, quindi un momento di riflessione e integrazione. Inoltre è stato realizzato il progetto di “pittura bicchieri” che verranno utilizzati durante le serate della manifestazione in collaborazione con le Case Alloggio “Il Gabbiano Jonatan” di Alife e “Residenza Villa Giovanna” di Presenzano. Karma ospiterà per l’occasione importanti birrifici Italiani associati al “Consorzio Birra Artigianale Italiana” che avranno coì modo di raccontare le loro storie, avvicinando i produttori ai consumatori con l’obiettivo di sostenere  i piccoli produttori di birra artigianale italiana. Le degustazioni di birra verranno abbinate a Pizza Hub: la pizza di Franco Pepe per  un viaggio di scoperta tra le eccellenze del meraviglioso territorio tra Matese e Volturno, nell’ambito del progetto Viatoribus in cui i produttori presenteranno l’inedito tour in cui la pizza di Franco Pepe indica la rotta. Le serate saranno ad ingresso libero e i visitatori avranno a disposizione un’area di Food Truck / Street Food dove poter fare la propria scelta mentre le Cene Tematiche e i Laboratori del Gusto di sabato e domenica sera saranno su prenotazione. Questo il programma che avrà inizio ogni sera alle ore 20,00 Giovedì 8 Settembre Food Truck/Street Food: Irpino Vagabondo, Ebrius e Alta Mangiuria, Vinerì e Antico Forno del Matese   Musica live: Jen’s Groove Trio   Attività:       Back to ‘90s  ‘’Dj Gianni Everking’’ Venerdì 9 Settembre Food Truck/Street Food: Ebrius e Alta Mangiuria, Vinerì, Antico Forno del Matese, Hamburgheria Big Bang e Chiancheria Gourmet Musica live: Popolare Songo e La Barca di Teseo  Attività: “Live Painting’’ di Francesco   Macaro   ‘’Mostra Mercato Vintage’’ di Alfredo Formisano    ‘’Radio Matese Web Live’’    ‘’Musica Popolare Itinerante’’    Sabato 10 Settembre Food Truck/Street Food: Chiancheria Gourmet, Ebrius e Alta Mangiuria, Vinerì, Hamburgheria Big Bang, Milo’s House Restaurant, Antico Forno del Matese e Pasticceria Lombardi Cena Tematica: con Chef Vailon del Malì Thai Fusion Restaurant che proporrà un menù Sushi su prenotazione (max 50 ps) con abbinamento di Birra Karma, Gin Capsicum, Gin Officine Alkemiche, Liquori Dianara   Attività:   ‘’Radio Matese Web Live’’  Musica live: Bevitori Longevi     Domenica 11 Settembre Food Truck/Street Food: Chiancheria Gourmet, Ebrius e Alta Mangiuria, Vinerì, Hamburgheria Big Bang, Milo’s House Restaurant, Antico Forno del Matese e Pasticceria Lombardi Cena Tematica: con presentazione progetto Karma Italian Grape Ale e proposta menù a cura di Agristor Le Due Torri, su prenotazione (max 50 ps). In abbinamento birre Karma e Vini Campani di Fattoria Pagano – Carinola, Terre Dell’Angelo Società Agricola – Alife, Enoz Masseria Torricella – Sessa Aurunca e Cantina Giuseppe Apicella – Tramonti a cura di Antonella Amodio e Alfonso Del Forno. Musica live: Riserva Moac Attività: mostra a cura di Associazione A’ nzerta, Moodboard, Glass painting e Collective Sketching. Lunedì 12 Settembre Food Truck/Street Food: Chiancheria Gourmet, Ebrius e Alta Mangiuria, Vinerì Hamburgheria Big Bang, Milo’s House Restaurant, Antico Forno del Matese Musica live: Dario Rossi Attività: Dj Set – “Dancing in the Sunset” e Live Painting a cura dell’Associazione A’nzerta Per tutta la durata dell’evento sarà possibile degustare birre alla spina del Birrificio Karma e dei Birrifici Ospiti: Consorzio Birra Italiana (Artigianale da filiera agricola italiana), Birrificio Baladin, Birrificio Birrone, Mastri Birrai Umbri, Birrificio Il Mastio, Birrificio Bruno Ribadi, Birrificio Oltremondo, Birrificio 24 Baroni, Birrificio Mastino. Altro ospite sarà Trovabirrecon una selezione per l’evento. Sarà presente  anche Beer Fellascon Sidro di mele e birre in Cask. Alla salute! Harry di Prisco

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